MINISTERO DELL'AMBIENTE

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  - SUB PER L'AMBIENTE -

 2002 - 2005: Progetto Biodiversità Subacquea del Mediterraneo 

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SCHEDA DI REGISTRAZIONE FRONTE (.pdf )
QUESTIONNAIRE - FRONT 

 

SCHEDA DI REGISTRAZIONE RETRO  (.pdf )
QUESTIONNAIRE - BACK

 

 

IMMAGINI DI RIFERIMENTO DELLA SCHEDA
PHOTOS OF REFERENCE

 

 

  SCHEDE INFORMATIVE SUGLI ORGANISMI CENSITI by G. Neto

 

 

 

Il Comune di Bologna, in data 18 Febbraio 2003, ha concesso il patrocinio alla Ricerca.

   

Un particolare contributo alla
raccolta delle schede è stato fornito dal Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco

 

 

Un grande successo per tutti i subacquei!

Ecological Applications, la prestigiosa rivista scientifica internazionale edita dalla Associazione Americana degli Ecologi (www.esa.org), dopo quasi 3 anni di revisioni ad opera di referee anonimi, ha accettato la pubblicazione dei risultati di Sub per l'Ambiente.

Ecological Applications è accessibile dalle biblioteche di tutte le università del globo, è un punto di riferimento molto importante per i ricercatori che si occupano di ambiente e per questo ha un importante fattore di impatto nella comunità scientifica, tra i manager del ambiente (parchi, riserve), i politici, gli studenti e il pubblico.

Intanto clicca qui per scaricare l'articolo!

 

La nostra esperienza italiana, è stata accettata come modello di coinvolgimento dei cittadini nel monitoraggio ambientale: i subacquei italiani hanno quindi fatto scuola!

 

L’impegno dei subacquei italiani è servito a dimostrare le seguenti cose:

 

1)      che è possibile coinvolgere un grande numero di volontari nella raccolta di dati sulla biodiversità;

2)      che il grado di accuratezza dei dati raccolti è sufficientemente a garantire un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali;

3)      che una grande mole di dati possono essere raccolti in breve tempo da un’area geografica vasta;

4)      che i centri di ricerca possono avvalersi dell’aiuto dei volontari risparmiando perciò fondi;

5)      che i volontari gradiscono partecipare ai monitoraggi scientifici ambientali perché aumentano il grado di soddisfazione delle loro escursioni;

6)      che i mass media sono molto interessati a pubblicare notizie e servizi su esperienze di ricerca basate sull’impegno dei volontari;

7)      che i politici e i manager rispondono e si interessano ai risultati di ricerche che provengono direttamente dall’impegno sociale dei cittadini;

8)      che i partner privati e pubblici che sponsorizzano i progetti di monitoraggio basati sull’impegno dei cittadini acquisiscono grande visibilità mediatica, con positivi ritorni di immagine.

Guarda qui le mappe di distribuzione di 3 specie!

 

 

In ecologia con il termine biodiversità viene indicato il grado di eterogeneità di un popolamento naturale, in altre parole, quante forme differenti di animali e piante vivono in un determinato ambiente. Un habitat “naturale, inalterato”, ad esempio un bosco, presenta un elevato grado di biodiversità perché in esso vivono molte specie di piante ed animali. Al contrario, un ambiente “innaturale, alterato”, ad esempio un campo coltivato a grano, presenta un basso grado di biodiversità perché ospita una sola essenza vegetale. Quindi il livello di diversità biologica è indice dello stato dell’ambiente.

  Le attività dell’uomo causano il deterioramento degli habitat e quindi un impoverimento della biodiversità. Il monitoraggio è essenziale per la diagnosi dello stato di salute dell’ambiente e quindi è preliminare agli interventi di gestione equilibrata delle risorse naturali. Se sensibilizzati e coinvolti, i cittadini possono partecipare alle azioni di monitoraggio. I subacquei sportivi, con il successo di alcuni progetti precedenti, hanno già dimostrato la loro capacità ad operare come controllori dell’ambiente marino. Questa ricerca, di durata quadriennale, denominata “Sub per l’Ambiente - Progetto Biodiversità Subacquea del Mediterraneo”, aveva lo scopo di stimare lungo le coste italiane il grado di diversità biologica degli ambienti marini. I subacquei sportivi hanno rappresentato gli operatori della ricerca. 

  Ad essi è stato chiesto di compilare un’apposita scheda di rilevamento in cui venivano indicati gli organismi incontrati nel corso delle immersioni e la loro abbondanza. Fondamentale è la partecipazione di aziende private operanti nei settori del turismo e della subacquea ricreativa. Le agenzie di didattica subacquea afferenti a ADISUB sono state chiamate a sostenere la ricerca sensibilizzando i subacquei alla compilazione delle schede. Indispensabile a tal fine è stato il ruolo sul campo degli istruttori e delle guide, alle quali è spettato il compito di coinvolgere i subacquei mediante briefing pre- e post-immersione. Il progetto è stato sostenuto da ASTOI, l'Associazione dei Tour Operator Italiani e ha visto nella testata di divulgazione scientifica QUARK un canale preferenziale di divulgazione dei risultati. Ricercatori dell’Università di Bologna si sono occupati della elaborazione dei dati per la valutazione oggettiva della qualità ambientale e della divulgazione dei risultati.

 

La relazione sui risultati del progetto è disponibile previa richiesta.

contattaci

 

 Scuole di Sub che hanno contribuito significativamente

alla raccolta dei dati

2002

2003

2004

2005

Premi assegnati

2002

2003

2004

2005

 

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